giovedì 4 luglio 2013

La musica rumena nel comunismo e nel capitalismo

   Ci sono tante persone che affermano che la musica rumena ha fatto tanta strada negli ultimi anni però c'è anche gente che critica le forme musicali emergenti. Negli anni 60' la Romania si è affiancata agli stati comunisti e nel campo artistico, i rappresentanti della società comunista esercitavano il controllo supremo su tutte le arti. Gli artisti dovevano scegliere: obbedire alla sottomissione ideologica o subire le conseguenze: perdere il lavoro e talvolta anche la libertà. Anche se censurati e obbligati a introdurre messaggi politici e patriotici nelle loro opere, ci sono stati compositori che hanno resistito all'ideologia comunista e cercato di portare la musica rumena al livello di quella occidentale.

 
Negli ultimi due decenni del XX secolo, si è sviluppato un vero e proprio settore della musica commerciale, che veniva trasmessa liberamente alla radio o in televisione.Seguendo i modelli occidentali, altri compositori realizzano spettacoli multimediali inserendo nello spartito stimoli musicali, gesti, parole, danza, prendendo il nome di "installazioni". 
        Tutto ciò porta alla conclusione che i compositori hanno totale libertà di espressione.
Luminita Anghel   &  Sistem - Let me try
    Secondo me la musica oggi corre il rischio di essere condizionata dall'aspetto economico e commerciale  modificando alle volte il valore culturale.

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